Segnalo un articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera. L’argomento trattato? La posizione della Casa delle libertá (come diceva Corrado Guzzanti, “facciamo un po’ come cazzo ci pare… nella casa delle libertá!”) rispetto alla guerra. Ora infatti, con l’intervento dell’ONU in Libano che si sta concretizzando, l’Italia guidata dall’Unione manderá in quella zona calda (eufemismo) 3.000 soldati, insieme ad altri paesi europei (Francia e Spagna soprattutto). L’Unione pacifista, quella del no alla guerra in Iraq, quella delle bandiere della pace…
Ora la CDL invita alla prudenza, che la guerra é una cosa seria, che non si risolve in quattro e quattro otto, che rischia di mettere il nostro Paese a rischio kamikaze. Beh, belle parole, giusto, tutto vero…
Ma cosa dicevano questi geni incompresi quando l’Italia partecipava alla missione in Iraq? L’articolo di Stella raccoglie un bel numero di dichiarazioni dell’epoca. Vi invito davvero a leggerlo (qualunque sia la vostra posizione politica, é ovvio).
Parole d’oro: cautela, cautela, cautela. Che gli appelli, le diffide e le intemerate contro la faciloneria della sinistra si levino da destra, però, strappa il sorriso.
Dategli torto, se ne siete capaci.
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