Una volta si faceva il googlebombing per trasmettere, attraverso Google, messaggi (penso al googlebombing “sociale” con cui si spinse il sito dell’Unicef per la parola chiave “regali”) e giudizi (penso all’ultimo famoso googlebombing in Italia, quello sul porcale Italia.it spinto per la parola chiave “merda”).
Ora invece il googlebombing si fa per partecipare all’estrazione di ricchi premi e cotillon.
Tambu dice
magari poi Google se ne accorge e lo rimuove a mano.
Magari però dopo che assegnano il premio 🙂
Ermanno di Salza dice
Ma in che senso? A cosa alludi?
Stefano dice
ciao Ermanno,
alludo ai contest che vanno di moda ultimamente tipo quelli di cui si parla qui