Si, lo so. Non sto inventando una gran metafora. Basterebbe chiudere gli occhi e immaginare tutti i computer collegati, per vedere un’enorme ragnatela. Basterebbe rendersi conto come ci intrappola davanti al monitor, per capire che è un’ enorme ragnatela.
Per fortuna, è una ragnatela nella quale mi piace restare intrappolato. E che mi porta a scoprire siti di enorme interesse cercando informazioni di tutt’altro tipo.
Nel caso specifico, stavo guardando le serp su Google per la keyword “sette motivi”. Di “Sette motivi” ne ho già parlato qui, e quindi tralascio. Google mostra però diversi sette motivi, nei risultati: non solo i sette motivi dell’ecommerce, ma anche i sette motivi per scegliere un albergo, i sette motivi per rivalutare un regista, sette motivi per non temere il supereuro, etc.
Incuriosito dalla presenza in prima pagina della pagina dedicata ai sette motivi dell’ecommerce su Inari, ho cercato una keyword più specifica: “sette motivi dell’ecommerce”. La pagina di Inari non era più presente nella serp. Ma a quanto pare non sono il solo ad aver bisogno della lezione (la lezione a cui mi riferisco è: “bisogna pur scriverle le keyword, se vogliamo siano tali”), dato che la serp è composta da appena due pagine.
Torno alla ragnatela, che sto divagando.
Questa seconda serp infatti mi ha fatto scoprire un sito che non conoscevo, che, a quanto leggo, è online da un anno, e che ha avuto su di me un ottimo impatto: parlo di minimarketing.
D’altronde, non vedo come potrebbe essere altrimenti. Voi che impatto avete quando leggete sulla pagina “Informazioni sull’autore” una frase come questa: “Ama lo spam, legge sempre i pieghevoli dei supermercati, sperpera le autorizzazioni al trattamento dei dati personali, adora testare il supporto clienti.”
Ovviamente ho già sottoscritto il feed.
P.s. a questo punto dovrei andare ad inserire la keyword “dell’ecommerce” sulla pagina di cui sopra, anche se, per fortuna, il posizionamento non è solo scrivere keyword dentro una pagina… 😉
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