Il punto della questione sui link a pagamento è che Google già oggi è in grado di capire quali lo siano e quali no. E già oggi li svaluta. Se gli ingegneri di Google hanno bisogno di più dati per testare alcune idee per migliorare i loro filtri, va bene, possono anche invitare alla delazione gli utenti. I quali però per essere sicuri delle loro affermazioni devono avere prove certe, il che si traduce necessariamente in complicità. Ma tutto questo resterebbe ancora inutile perché Google non potrà mai essere sicuro al 100% che un sacco di link siano davvero comprati. A meno che non li paghiamo con Google Checkout o portiamo avanti le trattative con un account Gmail.
Francesco Biacca dice
ci sarebbe anche da dire che nel caso in cui tu acquistassi i link tramite google checkout, dubito fortemente che google stessa andrebbe ad “eliminare” quei link.