Laico non vuol dire affatto, come ignorantemente si ripete, l’opposto di credente (o di cattolico) e non indica, di per sé, né un credente né un ateo né un agnostico. Laicità non è un contenuto filosofico, bensì una forma mentis; è essenzialmente la capacità di distinguere ciò che è dimostrabile razionalmente da ciò che è invece oggetto di fede, a prescindere dall’adesione o meno a tale fede; di distinguere le sfere e gli ambiti delle diverse competenze, in primo luogo quelle della Chiesa e quelle dello Stato.
DAG dice
In parte concordo. La verità è che il termine “laico” ha cambiato (a volte semplicemente sfumato) significato nel corso del tempo…
La Zebra dice
Concordo e la definizione di Wikipedia riassume , a mio avviso, il vero significato del termine
“La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell’autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.”
zack dice
stimo magris e trovo che questa definzione di laicità sia ineccepibile. ma il resto dell’articolo non lo condivido. chi è intollerante? come ho scritto sul mio blog, dipingere la chiesa come vittima e 67 docenti di fisica che contestano il papa come un manipolo di intolleranti facinosrosi è rovesciare la realtà dei fatti.
Maurice dice
Ripeto qui quanto detto in un altro commento: finalmente qualche tenue voce di dissenso si leva dal coro monocorde (e monòtono) di questi giorni sulla presenza-assenza del Papa alla Sapienza.
Ma se uno scienziato ateo volesse tenere una Lectio Magistralis alla Gregoriana sull’evoluzionismo darwiniano, i signori vaticani lo lascerebbero parlare senza contradditorio?
Stefano dice
@Maurice: dubito. ma non hanno pretesa di spacciarsi per laici, tutt’altro 😉
zack dice
@Stefano: si che hanno pretese, non senti ratzinger e i cardinali e i loro lacché che non fanno altro che pontificare sulla tolleranza, sul rispetto delle opinioni altrui ? proprio loro… essere laico comunque non vuol dire accettare tutto. credo che un laico possa e debba criticare le ingerenze della chiesa e quindi legittimamente dissentire dall’opportunità di offrire al papa un pulpito anche all’università pubblica.
Stefano dice
certo che hanno pretese, ma non di essere laici, direi al contrario che pretendono di imporre la loro religione ad uno stato.
io critico le (tante, troppe) ingerenze della chiesa. resta il fatto che c’è modo e modo di dissentire. io avrei fatto parlare il papa prima e avrei criticato poi, nel merito.
e ce ne sarebbe stato, di che criticare…
zack dice
ma qui non stiamo parlando di una tavola rotonda o un convegno dove gli studiosi si confrontano (in questo caso concorderei con te al 100%),
stiamo parlando dell’inaugurazione dell’anno accademico, evento mediatico che non prevede alcun tipo di discussione ma solo pubblicità.
e poi nessuno ha impedito al papa di parlare. è lui che ha rinunciato. non mi risulta che i firmatari della lettera abbiano radunato squadre di picchiatori. Quello che hanno fatto è comunicare all’istituzione di cui fanno parte il loro dissenso rispetto all’iniziativa del rettore. cosa ci sia di intollerante in questo modo di dissentire proprio non lo capisco