Così diceva un vecchio amico ai tempi dell’università.
Mi viene spesso in mente questa frase. Ma in questo periodo è quasi un’ossessione, un metronomo che scandisce le giornate: veramente troppo corte, e veramente troppo piene di cose da fare.
Era tutto previsto, sia ben chiaro. Avviare un’attività imprenditoriale non è mai una passeggiata. Tanto meno quando si hanno tante idee e sane ambizioni. Se non ci fosse la passione, sarebbe una tortura. Invece è bello avere stimoli interiori: rende il lavoro piacevole.
Dunque, giusto spiegare in due righe di che attività sto parlando (suppongo ci sarà occasione anche in futuro di parlarne).
Insieme a Chiara (mia cugina) e Nichi (il suo ragazzo, finchè non si decidono a sposarsi), ho avviato una attività di commercio di prodotti tipici e specialità gastronomiche.
Abbiamo il negozio nel centro storico di Lecce, dietro l’arco di Prato, nella vecchia Chiesa di S.Maria dei Veterani (una delle più vecchie chiese di tutta Lecce – tranquilli, è stata sconsacrata).
Una delle cose che mi sta portando via energie in questi giorni è proprio la preparazione del sito web del negozio, www.vetrana.it. L’ambizione vuole che sia pronto entro sabato. Non sarei troppo ottimista però.
Oltre al negozio fisico, facciamo anche commercio elettronico, attraverso il sito www.inari.it. Questo invece è già finito e funzionante, anche se ovviamente le migliorie non finiscono mai, senza dimenticare che altri prodotti sono ancora da caricare in catalogo.
Nel mentre, faccio anche, a part-time, il lavoro di amministratore di sistemi presso una società di Lecce (cogliete l’analogia tra i due lavori?). È un part-time alquanto flessibile: a volte vado in ufficio per un’ora, a volte resto bloccato per 8 ore (quando la sfiga decide di fissarmi negli occhi). Spesso, comunque, i miei interventi sono effettuati da remoto. Bella flessibilità: puoi sempre fare quel che vuoi, ma intervieni ad ogni problema nel giro di alcuni minuti, se non secondi! 🙂 Si, esatto: anche nei weekend, o di sera (un cliente ha avuto la forza di scrivermi alle 3 di notte, una volta. Alle 3 nella notte a cavallo tra un sabato e la domenica!!!).
Come disse Forrest Gump, dopo aver corso attraverso tutta gli Stati Uniti, “sono un po’ stanchino” 🙂
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